ITA: Il primo settembre è una sorta di Capodanno, al suo avvicinarsi si susseguono epifanie e decisioni e il coraggio anche di provare ad orientarsi, a chiedersi se, in un mondo fluido, esistano ancora margini da superare e che custodiscano novità. Il margine è forse il sentirsi vivere rispetto al flusso di vite approssimative che ci circondano, è il sentirsi un’isola che implode contro la leggerezza superficiale. Chi, guardando il mare, non ha voglia di scoprire cosa ci sia alla fine dell’orizzonte?
Il lavoro è stato realizzato per
Yogurt Magazine e pubblicato all'interno del volume
Giorni sospesi, Another Book by The Lab
EN: The 1st September represents for many of us a kind of new year, with the end of Summer and restarting of work. As the moment approaches, decisions are to be made and courage must be found in a new direction and ask oneself if, in this world apostrophied with a series of events, still exist boundaries with their novelties to be overcome.
The boundary could be feeling oneself alive compared to the superficiality of others’ lives around us, an island in the midst of a void. Who, observing the sea, has not wished to discover what is beyond the horizon?
The work was commissioned by
Yogurt Magazine and published in the issue
Giorni sospesi by Another Book by The Lab
